Introduzione
INTRODUZIONE E SCOPI
Il sito nasce per aiutare i soggetti che vivono la depressione (bambini, adolescenti, giovani e adulti) ad uscire dal disagio esistenziale, dalla non accettazione di se’, dall’angoscia. Intende aiutare le persone a liberarsi da condizionamenti negativi, che intralciano la libera espressione e l’acquisizione dell’autostima per esprimere energia vitale, fonte di salute e benessere.
Intende aiutare gli educatori (genitori e docenti) a capire meglio il senso della loro opera, a far si’ che siano persone in grado di attivare processi di libera espressione e di fiducia. Essi diventano, così, capaci di diffondere nuove idee sull’essere umano, sul modo di educarlo: per liberarsi dai falsi giudizi, dalle paure, dalle angosce, per imparare a grado di attivare processi di libera espressione e di fiducia. Essi diventano, cosi’, capaci di diffondere nuove idee sull’essere ristrutturare il proprio pensiero, che può produrre serenità e benessere.
ALCUNE RIFLESSIONI
Gli studi su soggetti in età evolutiva (vedi Articoli, Libro) dimostrano che alcune visioni culturali scisse dalle ricerche psicologiche che il laboratorio produce, le tradizioni affermate nel tempo, danno una visione molto riduttiva dell’essere umano, come espressione di una natura tendente al male, che necessita d’interventi atti ad eliminarlo. Ciò induce gli educatori ad avere comportamenti che, di fatto, bloccano l’energia umana che naturalmente, se non intralciata, s’incanala verso forme realizzative appaganti. Secondo le ricerche condotte dalla sottoscritta detto blocco energetico costituisce la causa del disagio umano, esistenziale e giovanile. E’ bene ricordare che i contesti culturali in cui viviamo compongono i nostri schemi mentali. Fin dalla nascita, ad esempio, le parole che sono usate hanno ripercussioni importanti nel nostro sistema mente-corpo. Le parole dell’educatore producono suggestioni: il soggetto impara a sentirsi e a vedersi come lui lo percepisce. Poiché l’educatore, come già detto, é orientato da una percezione negativa dell’essere, che dovrebbe essere modificata dagli interventi esterni, il soggetto, oltre a subire attacchi alla propria individualità, struttura un’immagine di sé priva d’autostima, d’autodeterminazione, che lo rende fragile, vittima degli avvenimenti, in una situazione continua di stress. Ciò attiva il lobo negativo della sua mente che lo porta a percepire tutto negativamente, chiudendolo sempre più in uno stato d’isolamento, rendendo difficile la piena espressione fonte di benessere e il rapporto equilibrato con l’altro. Il libro “Cara (non troppo) professoressa” “Come capire e prevenire il disagio degli adolescenti” edito da Armando riporta testimonianze che, insieme alle analisi dell’autrice, chiariscono bene quest’argomento ed evidenziano l’efficacia di un metodo sperimentato ampiamente, che toglie dal disagio, permettendo di recuperare tutto il potere personale. Quanto detto l’ho potuto scoprire, unicamente, perché sono in possesso di una duplice professionalità, quella di docente e di psicoterapeuta. Interrogandomi e cercando di dare risposte in merito sono giunta al seguente assunto:” Se l’accettazione, l’ascolto empatico, la trasparenza permettono di superare il disagio in ambito clinico perché il soggetto necessita solo di una facilitazione per recuperare il potere personale ed entrare in uno stato di benessere, lo stesso clima in educazione impedisce al disagio di nascere”.
Comments and trackbacks
Gentile dott.ssa, vorrei parlarvi di un amico che mi sta molto a cuore…il ragazzo è gay o almeno crede di esserlo…si è fidanzato da alcuni mesi con un ragazzo che non mi piace affatto, il quale lo maltratta spesso arrivando persino alle mani per i motivi più insignificanti:una volta solo xkè aveva preso un aperitivo con gli amici, un’altra volta è tornato ubriaco e se l’è presa con lui. C’è anche da dire ke il fidanzato del mio amico dice di soffrire di una malattia che con l’avanzare degli anni lo porterà a rimanere sulla sedia rotelle. Ora io non so se tutto ciò è vero, ma credo ke sia semplicemente vergognoso ke uno ke sa di stare male se la prenda in quel modo con un’altra persona…per giunta il mio amico accetta tutto questo sperando ke il fidanzato cambi e questa è una cosa assolutamente indicibile! La mia prima domanda è: come faccio a fargli capire ke deve lasciare quel tipo? Inoltre il mio amico a volte non mi sembra poi così gay come dice di esse!
re: guarda le ragazze, fa degli apprezzamenti su di loro e c’è n’è una in particolare ke a lui piace molto e tra di loro c’è anche stato qualcosa…lui è un tipo molto riservato, non l’ho mai visto esternare i suoi sentimenti anche con le persone a lui carissime, nasconde molto le sue emozioni reali lamentandosi spesso del comportamento del suo fidanzato, ma non facendo mai nulla di concreto per risolvere la situazione…è anche molto gelosa della ragazza di cui ho parlato prima e non vuole che lei si dimentichi di lui…ora quello ke mi chiedo è: cosa si può fare x aiutare un ragazzo così confuso? A voi l’ardua sentenza! Grazie mille sin da ora x l’aiuto e confidando in una vostra risposta al più presto, vi porgo cordiali saluti Alessandra
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laura Reply:
Ottobre 18th, 2011 at 7:19 pm
Cara Alessandra, si sente l’affetto verso il ragazzo che vorresti scegliesse per sé una vita migliore. Non dobbiamo però dimenticare che il rispetto della persona richiede accettazione e ascolto per essere pronti a intervenire qualora ci sia una richiesta esplicita da parte della persona stessa. Molti aspetti, inerenti l’esperienza degli altri, considerati inaccettabili dal nostro punto di vista, posso rappresentare forme di adattamento legati a difese che in ogni caso tutelano da altri disagi, che potrebbero essere peggiori per l’equilibrio della persona stessa. Lo vorresti consapevole di non essere omosessuale, dati i comportamenti che esprime verso una ragazza di cui ti sembra innamorato . Il cammino della consapevolezza richiede i suoi tempi e proprio quei vissuti che evidenzi non essere da omosessuale possono aiutarlo a prendere coscienza di un’ identità diversa da quella che dichiara. In questi casi qual è il compito di chi gli è accanto e il tuo di persona che gli vuole bene e che sembrerebbe già avere scelto per lui? Ascoltarlo, lasciarlo esprimere e comunicare con lui, in piena trasparenza alla luce di ciò che pensi e senti, nel rispetto della persona, senza dimenticare che il cammino della consapevolezza può appartenere a tutti nei diversi climi facilitanti.
Buon pomeriggio, Maria Stella.
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Cara dott.ssa, mi chiamo Pasquale e sono un ragazzo di 29 anni. Le scrivo per parlarle di un problema che mi sta particolarmente a cuore: come dicevo, ho 29 anni, non ho una ragazza, non riesco a trovare lavoro e sono molto, molto infelice. Vedo tutti i miei amici che si fidanzano e io invece non riesco a trovare una ragazza che si innamori di me, perchè tutte quelle che piacciono a me non mi corrispondono! Non riesco a capire cosa c’è in me che non va…eppure non sono poi così brutto…nonostante questo ricevo solo 2 di picche e non ce la faccio più! La prego mi dia un consiglio! Grazie mille, Pasquale
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Mario Reply:
Settembre 29th, 2011 at 9:12 pm
Caro Pasquale,
quando due problemi si sommano gli effetti si moltiplicano.
prova a concentrarti a risolvere il problema lavorativo e vedrai che anche le altre cose andranno per il verso giusto.
Non cercare però di risolvere entrambe le questioni assieme in quanto potrebbe risultare troppo arduo
in bocca al lupo,
Mario
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laura Reply:
Ottobre 18th, 2011 at 7:28 pm
Per i giovani, questo non è un periodo socioeconomico facilitante, ma non bisogna perdersi d’animo, insistendo sulla ricerca. Non bisogna cadere nei giudizi di generalizzazione. “E’ inutile cercare, tanto il lavoro non c’è”. Nei periodi difficili, chi riesce, in qualche modo, ha imparato a confortarsi, a non vivere la frustrazione, pensando che si riuscirà nell’intento, sostenendo motivazione ed energia. Circa la ragazza, non bisogna andare nel malcontento, facendo affiorare l’idea: “Cosa c’è in me che non va”, perché genera blocco, attiva gli ormoni dello stress che producono tensione e impedisce al fascino, al linguaggio verbale e non verbale di emergere in tutta la sua creatività.
Ti auguro tutto il bene che desideri. Maria Stella
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Salve Maria Stella,
quest’estate, dopo una lite furiosa col padre, mia figlia di 33 anni, è andata a vivere col fidanzato a casa di sua suocera e non si è fatta mai più viva. Io e mio marito siamo molto angosciati perchè non pensavamo che le cose potessero arrivare a questo punto. Io le ho inviato diversi messaggi di auguri a Natale e a Capodanno ma non ho ricevuto alcuna risposta. Cosa posso fare per riavvicinarmi a mia figlia?
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laura Reply:
Ottobre 18th, 2011 at 7:33 pm
Roberta, quando si verifica la situazione descritta, esiste un problema di comunicazione che può produrre comportamenti legati alla rabbia, e a volte si rivelano avventati. Oggi non conosciamo nel dettaglio la situazione di tua figlia e il tipo di comunicazione che realizza col partner e non sappiamo se sono condizionanti negativamente per ciò che tu e tuo marito desiderate.
Ora non basta mandare messaggi di auguri, bisogna trovare il modo per comunicare con lei, evidenziando la sofferenza che la sua decisione ha generato in voi. La comunicazione, in ogni caso attraverso, appunto, l’espressione dei sentimenti, dovrebbe chiarire gli aspetti che caratterizzavano la vostra vita, e le vere intenzioni che animava tuo marito quando c’è stata la discussione che ha spinto tua figlia alla decisione presa.
Aspetto notizie, Maria Stella
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Commento:
Cara Maria Stella,
mi chiamo Arianna e ho 26 anni…non sono fidanzata e non riesco a trovare un ragazzo x cui valga davvero la pena di mettermi in gioco…ho avuto tante storie ma non riesco a trovare il ragazzo giusto…è che ho avuto parecchie delusioni e ora non mi fido più degli uomini! Come posso fare per riacquistare fiducia nell’altro sesso? In attesa di una sua risposta, le porgo i miei più cari saluti
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Jessica Reply:
Settembre 30th, 2011 at 9:38 am
Risposta 15/1/2009 h 21,30
Arianna, a volte esiste un divario tra l’ideale che abbiamo in noi e la realtà. Un divario che impedisce di andare oltre e che blocca l’interazione atta a mettere a fuoco le vere caratteristiche delle persone e quindi vederle come uniche e amabili. D’altra parte hai avuto diverse esperienze negative, cosa che in qualche modo conferma ciò che diciamo.Forse l’ideale, generando in te un atteggiamento di rigidità che nasceva comunque dall’idea di non essere la persona rispondente ad esigenze e aspettative, ha impedito una vera interazione conclusasi con un nulla di fatto. Devi fare la sospensione del giudizio, evitare la lettura continua alla luce degli schemi preesistenti, devi “lasciarti andare”, coinvolgendoti in ciò che accade nel qui e ora. Ciò ti permetterà di essere sciolta, di attingere alla creatività, esprimendo fascino. Ciò aiuterà il partner, fuori dagli schemi, ad essere se stesso, attuando una comunicazione genuina che evidenzierà il vero essere capace di generare consenso e fascino.
A presto, Maria Stella
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Commento:
Cara Maria Stella,
ti ringrazio infinitamente per i tuoi consigli. Il fatto è che lui è sempre e dico sempre con mia figlia,non si stacca nemmeno per un momento e non riesco a parlarci da sola…come posso fare x cercare di vederla eludendo la “sorveglianza” del fidanzato? Grazie ancora x l’aiuto, Roberta
Rispondi
laura Reply:
Ottobre 18th, 2011 at 7:35 pm
Lui sicuramente conosce solo la versione che oggi consideriamo inadeguata per la mancata comunicazione di tua figlia.
Avvicinate il ragazzo e, a cuore aperto, parlate dei vostri sentimenti.
Maria Stella
Rispondi
Cara Maria Stella,
qualche tempo fa sono stata con un ragazzo un pò più grande di me, però a lui piacciono molto le donne e quando a me piaceva si è comportato molto male, uscendo anche con altre ragazze…è passato un pò di tempo, ho anche avuto altre storie ma siamo rimasti “amici”…adesso che a me non interessa più, lui continua a provarci con me pur sapendo che ormai mi è passata, nonostante sia fidanzato con un’altra ragazza. Io naturalmente non cedo, solo che lui non mi è indifferente, ed è comunque rimasta una forte attrazione fisica. Sono combattuta perchè l’unico modo per tenerlo legato a me sarebbe fare l’amante, ma non me la sento, e nello stasso tempo peno continuamente a lui.mi sento veramente molto confusa.Cosa mi consigli di fare per levarmelo dalla testa?
Ti ringrazio, Luisa
Rispondi
Cara Maria Stella,
sono fidanzata da diversi anni con un ragazzo, solo che da poco più di un paio d’anni a questa parte, mi sono presa una cotta travolgente per un altro ragazzo, che in parte mi contraccambia(ma c’è un problema più profondo di base che ora sarebbe lungo spiegare),e per il quale,se mi dicesse di amarmi veramente e che ha intenzione di stare con me, potrei persino decidere di lasciare il mio ragazzo…per giunta, qualche mese fa, ho conosciuto un terzo ragazzo che mi interessa ma al momento non ho molte occasioni per frequentarlo, anche se il nostro rapporto ha tutte le premesse x diventare qualcosa di più…sinceramente sono molto, molto confusa, xkè il mio ragazzo mi ama veramente e ha intenzioni serie mentre gli altri due e in particolare il terzo, non mi danno abbastanza sicurezza…cosa dovrei fare secondo te? ho davvero bisogno di un consiglio! grazie dell’aiuto, Nicoletta
Rispondi
Volevo contattare Pasquale in amicizia, poichè anche io mi trovo in difficoltà a trovare un fidanzato, magari potrebbe nascere qualcosa, non si sa mai. Potete pubblicare la mia mail e mettermi in contatto con lui? Volevo ringraziare Maria Stella per il suo lavoro e le devo anche scrivere una mail peronale per un mio problema. Jessica Treviso
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Cara Alessandra, si sente l’affetto verso il ragazzo che vorresti scegliesse per sé una vita migliore. Non dobbiamo però dimenticare che il rispetto della persona richiede accettazione e ascolto per essere pronti a intervenire qualora ci sia una richiesta esplicita da parte della persona stessa. Molti aspetti, inerenti l’esperienza degli altri, considerati inaccettabili dal nostro punto di vista, posso rappresentare forme di adattamento legati a difese che in ogni caso tutelano da altri disagi, che potrebbero essere peggiori per l’equilibrio della persona stessa. Lo vorresti consapevole di non essere omosessuale, dati i comportamenti che esprime verso una ragazza di cui ti sembra innamorato . Il cammino della consapevolezza richiede i suoi tempi e proprio quei vissuti che evidenzi non essere da omosessuale possono aiutarlo a prendere coscienza di un’ identità diversa da quella che dichiara. In questi casi qual è il compito di chi gli è accanto e il tuo di persona che gli vuole bene e che sembrerebbe già avere scelto per lui? Ascoltarlo, lasciarlo esprimere e comunicare con lui, in piena trasparenza alla luce di ciò che pensi e senti, nel rispetto della persona, senza dimenticare che il cammino della consapevolezza può appartenere a tutti nei diversi climi facilitanti.
Buon pomeriggio, Maria Stella.
Rispondi
Carissima
da docente ed educatrice mi trovo molto d’accordo con tutto quanto affermato
dalle sue ricerche e dai suoi studi.
Anche io vengo da un grande lavoro di introspezione attraverso la Psicosintesi
che cerco di attualizzare nel mio lavoro quotidiano.
Purtroppo il “bello” di cui dovremmo circondare i ragazzi p molto limitato oggi
I nostri ragazzi sono bombardati , come noi del resto, da notizie di cronaca sempre più tragiche, da spettacoli televisivi volgari e privi di grazia,
e il nostro lavoro, come del resto quello dei genitori attenti, si fa sempre
difficoltoso.
Inoltre si lavora quì al Sud in “scuole” che hanno ben poco di bello……
aule strette , tristi e poco luminose, non si possono dipingere le pareti
per divieti stupidi che riguardano l’uso di colori e sostanze da parte dei bambini, mancano palestre e spazi, si punta sempre ai tagli o allo studio
di materie che dovrebbero offrire sicurezza di un futuro migliore
e se invece ci si guarda intorno crescono i laureati disoccupati
oppure sono talmente sottopoagati che i ragazzi vogliono solo fare i calciatori
e le ragazze le veline che sposano un calciatore….
E’ dura puntare sulle qualità dell’anima e sulla bellezza
anche perchè le classi sono numerose, chi lavora in maniera diversa
viene visto come un extraterrestre e nascono sospetti ed invidie
Tuttavia ho sempre l’energia quotidiana per ricominciare e per sperare
e i ragazzi sono meravigliosi, basta che tu dia loro ascolto si aprono come fiori e ti rivelano i loro profumi.
E’ un lavoro bello il mio e io ne sono0 innamorata ma nel 2012 dovrò rassegnarmi
e andare in pensione….intanto sto cercando altro in cui dare un piccolo contributo alla società
Spero che il tuo sito aiuti e ch non venga ….oscurato
Viviamo tempi strani in cui si propongono leggi assurde camuffandole
con intenti di moralizzazione….speriamo che la gente apra occhi e orecchie oltre che il proprio cervello
Rispondi
luciana Reply:
Ottobre 1st, 2011 at 10:03 am
Cara Luciana, non abbatterti. Il bello lo possiamo creare noi, anche se il mondo fuori è confuso e contraddittorio. Si può realizzare la magia dell’ascolto e dell’accoglienza, come fai tu e i ragazzi esprimono la loro bellezza. Abbiamo il potere di renderli forti, dotati di autostima, di fiducia. Così anche l’esperienza più difficile potrà essere affrontata. Con vigore, con successo. Non dimenticare che i ragazzi forti, dotati di autostima, sono sereni. Non c’è squilibrio nei loro lobi percettivi, perciò sanno prendere le giuste distanze psicologiche dalle situazioni difficili, affrontandole bene. Spetta a noi stimolare la speranza, non produrre senso d’impotenza. Renderli protagonisti, evitando situazioni che sopraffanno. Non devono far paura le brutture del mondo che ci circonda perché la percezione e il comportamento conseguente si legano strettamente allo stato mentale che abbiamo quando lo percepiamo. Se c’è equilibrio nella percezione le risposte biologiche saranno energizzanti, diversamente produrranno blocco, paura, fino all’attacco di panico.
A presto, Maria Stella
Rispondi
vado in palestra tre volte a settimana ma il mio peso e sempre uguale ho anche 47 anni questo può essere un problema di metabolismo, però vorrei dimagrire un pochino . però e’e’ un altro problema mi piace mangiare ogni cosa anche i dolci purtroppo . che deve fare. sono H 1,60 E PESO 59 KG NON MOLTISSIMI lo so però perche non migliorarsi ?
saluti laura con pancetta
Rispondi
Gentile Dr.ssa, le scrivo perchè vivo diverse afflizioni. Vorrei concentrarmi di più su me stessa, ma poi mi ritrovo a concentrarmi sui problemi dei miei amici, mettendo da parte me stessa. Cosa posso fare per porre maggiore attenzione sui miei problemi e non su quelli altrui?
Rispondi
laura Reply:
Ottobre 17th, 2011 at 12:12 pm
Scrivi ancora, parlando delle afflizioni così possiamo capire meglio il tuo stato psicologico.Apresto.Maria Stella
Rispondi
Cara Maria Stella,
c’è un ragazzo che mi piace molto ma non so come conquistarlo…lavora di fronte al negozio dove lavoro io ed ogni volta che entra nel mio cerco di guardarlo per catturare il mio sguardo…lui però sembra indifferente…Cosa potrei fare per attirare la sua attenzione? Grazie, Daniela
Rispondi
laura Reply:
Ottobre 17th, 2011 at 12:19 pm
Valorizzando la tua persona per avere più autostima. Chi ha autostima attua comportamenti che esprimono fascino, coinvolgendo chi interessa.
Visto che il ragazzo lavora di fronte al tuo negozio potresti, con qualche scusa, avvicinarlo, aprendo un dialogo che permette di conoscere e di farsi conoscere.
Fammi sapere.
Maria Stella
Rispondi
Cara Dr.ssa,
le scrivo perchè sto vivendo un profondo tormento interiore. Ho quasi 29 anni e non ho un fidanzato…il tempo passa e la cosa mi fa soffrire sempre più. A volte ho delle crisi molto forti, il dispiacere mi assale e mi deprimo. La cosa mi toglie molta energia. Sono molto religiosa e a volte mi chiedo se il Signore non ha disegnato un’altra strada per me, ma in questo caso dovrei sentire il contrario e cioè il desiderio di farmi suora…non è forse così? La prego mi dia un consiglio sono proprio confusa.
Rispondi
Maria Stella Reply:
Novembre 6th, 2011 at 10:29 pm
Cara Federica,
scrivi ancora ed evidenzia gli altri aspetti della tua vita. Nel passato hai avuto ragazzi? Che caratteristiche avevano il rapporto? Quando interagisci come ti poni? Sei inserita in un gruppo che ti aiuta a fare conoscenze? Sei spigliata con la gioia di esprimere o ti nascondi in un silenzio che non ti fa sentire adeguata? Tieni presente che non bisongna pensare agli altri e a come leggono le espressioni che alla persona timida sembrano inadeguate e quindi limitanti. Ciò pone ai margini, producendo un malcontento che genera disagio e pensiero negativo.L’autostima, al contrario, permette di avere percezioni equilibrate e fa contattare un’energia che esprime fascino e consenso.
A presto, Maria Stella
Rispondi
Ciao laura anche io ho il tuo stesso problema,ho 36 anni e peso 56 kg, anche io mangio dolci di piccole dimesioni, secondo me il fatto di dimagrire dipende dal nostro cervello, se stiamo in condiioni con stati d’animo basso il nostro organismo ne risente, comunque anche io chiedo un consiglio alla Dottoressa Maria Stella che cosa possiamo fare per avere una vita regolare.
Grazie, Rosy
Rispondi
Cara Maria Stella,
potresti indicarmi una dieta equilibrata per la mia bambina di 5 anni? Mangia molti dolci, come se ne avesse bisogno per un appagamento psicologico.
Ciao e grazie
Rispondi
giulia Reply:
Ottobre 18th, 2011 at 10:17 pm
Giulia, è risaputo che il centro della fame nel nostro cervello è attiguo a quello del piacere. Perciò, se si hanno frustrazioni, cioè bisogni vitali non appagati, come quello di essere amato, ascoltato, accettato, coccolato, può accadere che il soggetto compensi in qualche modo la carenza, ingerendo cibo e in modo particolare, dolci. Dovresti cercare di capire cosa sta vivendo la tua bambina e come vengono appagati i suoi bisogni vitali. Dimmi qualcosa di più. Com’è costituita la tua famiglia? La bambina la fai sentire amata e capita? Il papà è presente? Sa interagire con lei? Ci sono fratelli e sorelle? In famiglia? Non dimenticare, in ogni caso che la bambina deve poter vivere il suo stato psicologico di bambina, appunto. Non devi rivolgerti a lei con atteggiamenti di necessità. Comunque le richieste, l’educazione ai valori, a ciò che è bene e ciò che è male, non devono schiacciare la sensibilità, ma porsi in modo giocoso, in situazione, evidenziando come sia bello aiutare e amare gli altri.
Tutto ciò, senza dimenticare, la dieta bilanciata, costituita da carboidrati, proteine, grassi e fibre. Ricordati che sono carboidrati anche frutta e verdura, sono a basso indice glicemico, perciò favorevoli, molto ricche di fibra, vitamine e sali minerali. Educa la tua bambina ai cibi integrali, anch’essi ricchi di fibre. Non dimenticare, il pesce azzurro, ricco di Omega3, i latticini e le carni bianche.
Ciao, a presto. Maria Stella.
Rispondi
Grazie Maria Stella,per la risposta pronta e completa!
Rispondo alle tue domande. Purtroppo la nostra famiglia è composta da me e dalla piccola Elisa. Il papà lavora fuori e lo vediamo poco. Tuttavia è una bimba serena…anche se ieri alla partenza del papà ha pianto, forse per la prima volta.
Elisa è figlia unica ed attende con ansia un fratello ed ha detto al papà che sarebbe bello vivere tutti assieme. Tra me e lui c’è un rapporto difficile, che mi ha portato ad allontanarmi da lui, anche se continuiamo a voler essere “una coppia” e a volerci bene.
Grazie ancora per i tuoi commenti,
Giulia
Rispondi
Cara Maria Stella,
qualche anno fa ero fidanzata con un ragazzo straniero, che però, a causa dei pregiudizi dei miei genitori, sono stata costretta a lasciare. Ora sono passati 2 anni e i miei hanno cambiato idea su di lui, solo ke lui oramai non mi vuole più e io soffro nel vederlo con un’altra ragazza? Io e lui siamo amici e usciamo insieme, ma io vorrei tornare con lui solo ke non so come dirglielo e soprattutto ho paura ke sia ancora arrabbiato con me perchè l’ho lasciato a causa dei miei genitori…potresti darmi un consiglio su come riconquistarlo? Grazie mille, Giulia
Rispondi
Cara dottoressa, ho lasciato un commento per contattare quel ragazzo, Pasquale, perchè anche io ho qualche difficoltà con i ragazzi. Ma il problema di cui le volevo parlare è un’altro. Sono una docente di scuola elementare precaria, entro due o tre anni dovrei passare di ruolo. Purtroppo però sono sempre più preoccupata per il modo in cui mi trovo a dover lavorare. Quest’anno mi ritrovo in classe dei bambini che, per la prima volta in 10 anni, non so proprio come gestire. Uno di questi bambini è straniero ed è più piccolo degli altri di un anno, nonostante questo spesso picchia i compagni, ha comportamenti da bullo e se ne frega altamente delle note, anche perchè i genitori sono totalmente assenti. Io provo grande affetto per questo bambino perchè percepisco in lui una grande fragilità e sensibilità. Però nella stessa classe c’è un bambino che ha atteggiamenti molto simili, in più esso si rifiuta di svolgere il lavoro proposto e addirittura i giochi strutturat!
i. I genitori adottivi lo proteggono e difendono totalmente, così come la psicopedagogista della scuola, la quale però non è mai venuta a vedere il bambino come si comporta i classe. Io ritengo che questo secondo bambino soffra di un notevole disagio e andrebbe segnalato ai servizi, e verificate le sue potenzialità e carenze da degli specialisti.
Infine nell’altra classe c’è un bambino che presenta entrambe le caratteristiche degli altri due, si rifiuta di lavorare, picchia i compagni, poi all’improvviso preso con dolcezza si calma e cambia personalità. Spesso per segnalare un suo disagio esce all’improvviso dall’aula, ma non sono ancora riuscita a capire cosa provochi questo disagio. Mi potrebbe indicare delle strategie operative o dare dei consigli? Devo altresì precisare che le colleghe di team hanno le stesse mie difficoltà di gestione delle due classi, anzi,
addirittura maggiori. La ringrazio. Jessica
Rispondi
Cara dottoressa è da qualche giorno che vivo una situazione di confusione totale,ho scoperto che il mio fidanzato mi ha mentito per quasi tutta la durata della nostra relazione(10)anni su una cosa molto importante per me, lui dice di averlo fatto perchè aveva paura di perdermi ma io che odio assolutamente la bugia e che posso essere fiera di non averle mai adoperate almeno con lui non so più se è il caso di continuare la nostra relazione. Ho paura che possa rifarlo! Barbara
Rispondi
Barbara Reply:
Ottobre 21st, 2011 at 5:30 pm
Carissima,
molte volte, la bugia nasce proprio dalla paura, come fanno i bambini che per la paura della reazione dei genitori, mentono. Non conosco l’argomento che ha indotto il tuo fidanzato a mentire e non conosco il peso preciso che può avere nella situazione che caratterizza la vostra vita. In ogni caso, nella valutazione che porta alla decisione di lasciare, o no il proprio fidanzato, bisogna considerare il tipo di persona che si ha di fronte da più punti di vista. Com’è, che calore sa dare, affronta, vive con convinzione il rapporto di coppia, nutre un affetto sincero per te? Dopo aver dato risposta a queste e ad altri interrogativi, puoi decidere senza dimenticare comprensione e tolleranza.
A presto, Maria stella
Rispondi
Io stò vivendo un periodo brutto della mia vita! Ho ceduto l’azienda di
famiglia a fine 2007 per trovare un lavoro più consono alle mie aspettative
invece la vita mi ha riservato mesi e mesi di disoccupazione e di contorno
la fine della mia relazione sentimentale avvenuta ancora prima che cedessi
l’azienda a causa del mio carattere e della sua impazienza ad aspettare la
cessione della azienda per poterle stare più vicino.
Io so che devo ritrovare la mia vita e voglio partire dal trovare un lavoro
(magari nel campo petrolifero dove avevo ottime conoscenze perchè affine al
lavoro che facevo nella azienda di famiglia), andare ad abitare da solo e se
capita (sperando di si) iniziare una nuova relazione sentimentale.
Dimenticavo di dirti ho 30 anni e mi chiamo Marco, puoi aiutarmi?
Rispondi
MARCO Reply:
Ottobre 21st, 2011 at 5:37 pm
Hai ragione, la prima cosa è cercare un nuovo lavoro che ti ridarà autostima e voglia di rimetterti in gioco. Certo, la vecchia azienda non andava ceduta prima di trovare nuove soluzioni. In ogni caso, insistendo con fiducia, credendo di farcela, dopo avere chiarito gli obiettivi che ti permetterà di raggiungere e le iniziative da prendere in merito, sicuramente riuscirai a risolvere il problema dell’occupazione. Chi si abbatte genera un blocco dentro di sé a causa degli ormoni dello stress che producendo tensione, abbatte le energie. Non avere paura, rafforza l’autostima, credi nelle tue capacità e preparazione professionale, sapendo che, comunque, bisognerà insistere.
Avendo chiari gli obiettivi e sostenendo l’autostima, vedrai che sarà più facile iniziare una nuova storia sentimentale capace di dare un miglior significato alla vita.
A presto. Maria Stella
Rispondi
Cara dottoressa, mi chiamo Federica, sono di Roma e sto con un ragazzo della mia stessa città da diversi anni. Ultimamente però, ho preso una cotta x un altro ragazzo a cui ho scritto un sms in cui gli facevo capire con un complimento che lui mi piace. Lui però non ha risposto e io ho paura di aver compromesso il nostro rapporto per sempre. Eppure lui mi sembrava interessato perchè mi faceva tanti complimenti e sguardi…forse è perchè conosce il mio ragazzo anche se non sono amici…il fatto è ke non so come guardarlo di nuovo in faccia, mi vergogno molto…puoi darmi un consiglio? Grazie infinite, Federica
Rispondi
Federica Reply:
Ottobre 21st, 2011 at 5:48 pm
Il rispetto di noi ci tutela e impedisce di fare passi che non hanno l’effetto desiderato di cui potremmo poi vergognarci, come è capitato a te. Cerca di capire i sentimenti che ti legano al ragazzo con cui stai da diversi anni, perché il comportamento avuto evidenzia chiaramente stanchezza per il legame esistente.
Fammi sapere. Maria Stella
Rispondi
Cara Maria Stella,
ho letto la situazione di Pasquale e voglio dirgli che non è solo, anzi io sono nella sua stessa situazione.
Ho 30 anni fra poco 31 anni vorrei essere autonomo e vivere una vita felice come molti miei coetanei invece mi ritrovo anche per causa mia a essere disoccupato e sfidanzato da molti anni! Ho sofferto per amore e nonostante l’abbia amata molto lei mi tradiva con altri mi faceva solamente credere delle falsità, siamo rimasti insieme 4 anni e io avrei voluto fare progetti e prospettive di vita insieme invece sono qui solo senza una donna e senza un lavoro. La frase di Pasquale riassume anche uno dei miei problemi a cui aggiungo il lavoro che un altro grave problema e quindi la riporto anche nel mio commento (prendendola in prestito da Pasquale e sperando non si arrabbi): “Vedo tutti i miei amici che si fidanzano e io invece non riesco a trovare una ragazza che si innamori di me, perchè tutte quelle che piacciono a me non mi corrispondono! Non riesco a capire cosa c’è in me che non va…eppure non sono poi così brutto…nonostante questo ricevo solo 2 di picche e non ce la faccio più!” Avevo una ditta che ho chiuso a fine 2007 per problemi vari con la speranza di trovare un lavoro migliore e in linea con i miei studi e le mie aspettative possibilmente nel campo petrolifero dove ho esperienza ma nulla non riesco a trovare nulla a parte lavori interinali di pochi mesi e poi rimango a casa altri mesi disoccupato. Vorrei andare a vivere da solo senza più la mia famiglia nelle costole ma ho paura e non ho i fondi necessari per farlo (non lavorando come pago l’affitto e le varie spese della vita quotidiana).
Cosa devo fare? Vi prego aiutatemi sono molto molto infelice e spero il tutto non mi porti alla depressione.
Aspetto un consiglio da te o dai lettori! Marco
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salve ,vorrei parlare e sfogarmi con qualcuno,perchè non so che fare.mio marito mi sta tradendo, per ora spero solo via telefono con una ragazza brasiliana che ha conosciuto un po d’anni fa non so se c’e solo infatuazione o innamoramento.lui vive lontano da me e da sua figlia per lavoro.ho perso l’appetito ,non dormo più ho l’angoscia fissa lui cerca di evitarmi ,però ci vediamo almeno una volta a settimana,naturalmente andiamo noi a trovarlo.mi avrebbe chiesto un anno in libertà,prima io con la testa che mi girava,avrei acconsentito ma adesso ho l’angoscia,se non il terrore che lui possa solo avvicinarsi ad un altra.lo sapevo che prima o poi sarebbe successo ma uno non è mai pronto a ..questo .che devo fare lo devo lasciare fare o gli devo stare vicino più che posso.? ho paura di lasciarlo fare perchè sicuramente lo perderei per sempre…è giovane,ha solo 34 anni e io 38.e siamo sposati da 14 anni….m.m.
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m Reply:
Ottobre 21st, 2011 at 6:01 pm
Calmati, non stargli addosso. Valorizza la tua persona, recupera autostima, esigi rispetto. Continua ad andare da lui senza fare domande, dimostrando di saper riempire i propri spazi vitali, dare un significato appagante alla propria quotidianità. Ciò ti farà esprimere fascino, che potrà incuriosire tuo marito e riavvicinarlo.
Aspetto notizie. Maria Stella
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Gentile Dottoressa,
le scrivo perchè mi trovo in una situazione di stallo, e non ho idea di come uscirne. Sono due anni che tento di finire gli studi universitari ma continuo a rimandare senza concludere nulla. Ho superato tutti gli esami necessari in tempo e con voti alti, ma da quando mi sono messa a scrivere la tesi, ogni volta che mi trovavo di fronte ad un foglio bianco iniziavo a provare un’ansia che mi paralizzava, e così procrastinavo. Ho passato mesi in cui ho alternato momenti in cui mi sentivo veramente la persona più inutile della terra, misera e incapace poichè non riuscivo a finire quello che avevo iniziato, ad altri momenti (in concomitanza con le scadenze universitarie) di vera angoscia, panico e una sorta di leggera depressione che non mi faceva alzare dal letto per giorni. Io non penso che la tesi sia il vero problema, non ho mai avuto problemi a scrivere anzi…e non ho paura del mio futuro post universitario, qualche progetto in mente lo avevo, ma pian piano ho perso speranza in tutto! Sono in un circolo vizioso, ripeto gli stessi errori e non so che fare! Anche dal punto di vista relazionale e sentimentale non sono messa meglio, anzi…quindi non c’è uno, dico, un ambito della mia vita che mi dia un minimo di soddisfazione, che mi faccia vedere la luce in fondo al tunnel. Sono un lamentoso disastro.
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Maria Stella Reply:
Novembre 6th, 2011 at 9:59 pm
Le crisi non avvengono a caso, ma hanno cause profonde e permettono, nel superamento, di dare una nuova impostazione alla vita, perciò vanno lette come opportunità. Per capire ciò che, nel tuo caso, lo ha determinato bisogna conoscere aspetti della tua vità. Quali i bisogni e come li appaghi? Che peso hanno le frustrazioni? Che caratteri presenta la tua vita? Senti di essere intralciata nella volontà di realizzare? L’indirizzo di laurea è stato scelto o in qualche modo subito? Vivi in famiglia? Ci sono fratelli? Che interazioni esistono tra di voi? Tra voi e i genitori? Dal punto di vista sentimentale, prima come sono andate le cose?
A presto con nuove informazioni, Maria Stella Mattucci
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Cara dr.ssa, sto vivendo un periodo assai difficile della mia vita. Ho ripreso i kg che avevo perso, sono sempre nervosa e questo perchè non ho un fidanzato…sto soffrendo molto perchè vedo che gli altri si fidanzano, si sposano ed io a guardare…non so cosa mi succede, una volta mi era più semplice entrare in contatto con l’altro sesso ora a quasi 29 anni trovo difficoltà…mi sento “vecchia” e inadeguata…la prego mi dia un consiglio! A presto, Maria
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Maria Stella Reply:
Novembre 9th, 2011 at 11:28 pm
Effy,non avendo ricevuto nuove informazioni, faccio riferimento ai contenuti della prima lettera.Poichè il problema stà emergendo con la tesi bisognerebbe capire come trovi l’argomento, se l’idea di fondo è quella della difficoltà legata anche alla presenza nella discussione di più docenti. Ciò produce una tensione che impedisce alla volontà di emergere. L’ansia che hai provato in qualche modo ce lo spiega.Lo stato d’animo che descrivi nasce da pensieri negativi che tolgono energia e producono uno stato di malessere che si ripercuote in tutti gli aspetti della vita, anche in quella relazionale e sentimentale.
Come si può intervenire?
Dato che gli stati d’animo dipendono da ciò che pensiamo devi far leva sulla
consapevolezza e dire a te stessa che vuoi concludere gli studi e che t’impegni
a farlo perchè rappresenta un obiettivo importante che darà molte possibilità alla tua vita, che, comunque, la situazione è nelle tue mani, ponendoti sotto rilassamento.Ti distendi, chiudi gli occhi, fai dei respiri profondi, rilassi tutti i muscoli del corpo, dicendo mentalmente:sono calma e rilassata, piacevolmente calma e rilassata, rilassata, rilassata, una sensazione di benessere si diffonde in tutto il corpo, rilassata, rilassata. Ripetendolo per tre volte, poi aggiungi l’idea positiva esposta precedentemente. Ciò ricarica l’unità mente corpo e permette di recuperare energie che eliminano le idee negative, di qualunque tipo, che sono alla base del malessere.Il rilassamento produce gli ormoni del benessere (serotonina, dopamina) che danno energia e permettono di superare la crisi. Come vedi, tutto è prodotto dalla mente e intervenendo su di essa usciamo da qualsiasi disagio.Aspetto notizie. Un abbraccio, Maria Stella
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Maria Stella Reply:
Novembre 9th, 2011 at 11:57 pm
Maria,gli stati d’animo descritti derivano da ciò che pensi di te e della situazione che vivi. Si capisce che sei entrata in una sorta di percezione negativa relativamente alla possibilità di avere un fidanzato. L’idea fissa negativa produce gli ormoni dello stress che generano tensione. La tensione attiva il lobo negativo della mente con la produzione di ulteriori ormoni dello stress. Si entra, così, in un circolo vizioso che fa sembrare ciò che più si desidera impossibile e irraggiungibile.
La prima cosa da fare è quella di porti sotto rilassamento, concentrandoti sulle idee positive del tipo: tutto dipende da me,curerò il mio aspetto, metterò in risalto le qualità, avrò il fascino che attrarrà la persona giusta.Se vuoi, puoi tappezzare la tua stanza delle stesse frasi scritte su stiscioni di carta. Ne deriva una energia che ti farà uscire dall’assillo e ti darà fiducia. Sarai più sciolta e libera, anche di frequentare ambienti che ti permettono di conoscere persone nuove. Un abbraccio, Maria Stella
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buongiorno.grazie delle risposte che mi dà ,sempre molto azzeccate.è vero io gli dò troppo,ma è il mio modo di amarlo incondizionatamente.per fortuna ho mia suocera che mi aiuta , parlandoci capisco tante cose di lui,di come si comporta ,anche con lei è uguale perchè anche lei è completamente al suo servizio,gli cucina,lo aiuta in tutto ma lui la tratta sempre abbastanza male.è proprio così di carattere purtroppo ,difficile da interpretare se vuole bene davvero o no ma io sono convinta che, dentro lui è capace di voler bene ma è un uomo che ha paura dei suoi sentimenti.Della ragazza intendeva ,mia figlia?lei sembra forte anche se è in un periodo molto particolare ,pre adolescenza ,quindi la devo prendere con le pinze.penso che abbia capito la nostra crisi ma comunque è abbastanza contenta perchè ogni fine settimana può vedere i suoi amici,esce fà quello che le pare e un pò mi schiavizza nel senso che la devo portare di quà di là,che praticamente sono al su!
o servizio,non lavorando d’altronde ho tempo per stargli dietro.ha un carattere molto forte,però pure lei come il suo babbo non si riesce a capire fino in fondo quello che ha dentro,mascherano bene le emozioni.lei fà la terza media e l’anno prossimo ci dovremmo trasferire e lei è contenta perchè è una città più piccola dove ha già un sacco di amici,potrà muoversi da sola senza miei condizionamenti di paure da città grande.mah speriamo bene,e che ci sono purtroppo sempre troppe cose in ballo e io sono sempre l’ultima a potermi permettere di desiderare qualche cosa anche solo di lavorare…grazie del tempo che mi dedica,le sono molto riconoscente.un abbraccio anche a lei
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Cara Maria Stella, grazie mille per la sua gentile risposta, fortemente esaustiva. Proverò senz’altro a seguire il suo consiglio. Già solo le sue parole mi infondono grande forza per continuare ad andare avanti…:))))) Effettivamente vivo un momento molto particolare, il fatto di vedere la mia migliore amica fidanzata mi fa un pò soffrire, perchè io invece non ho nulla da raccontarle. Vivo praticamente per il lavoro,di conseguenza trovare un ragazzo non è facilissimo per me. Ecco perchè mi sono rivolta a lei…per sfogarmi, per andare un pò più a fondo, in questa mia profonda confusione. Ho pochi amici ed è per questo che essendo molto legata alla mia amica provo dispiacere sapendo che il sabato non lo trascorreremo più insieme anche se mi rendo conto che tutto ciò è perfettamente normale. Vorrei solo avere anch’io una meravigliosa storia d’amore con un ragazzo tutto per me, che mi ama e mi rispetta profondamente…perchè devo vedere tutto come fosse irrangiungibile?
Grazie x l’ascolto, a presto, Maria
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Cara MARIA STELLA, le scrivo perchè ho un grosso problema. Ho 25 anni, sono figlia unica e i miei genitori sono estremamente apprensivi con me. Purtroppo non mi fanno fare nulla, non mi danno fiducia, non mi fanno neanche prendere l’auto che mi hanno comprato perchè temono che possa accadermi qualcosa. Sarà forse per questo che sono una ragazza estremamente schiva, mi vergogno di tutto, ho tantissimi complessi limitanti di cui fatico a liberarmi. Ovviamente anche in amore sono una frana, sono innamorata senza speranze di un ragazzo bellissimo che viene all’università con me e con il quale non riesco neanche a parlare, tanta è la mia timidezza. Dr.ssa la prego, mi dia uno dei suoi meravigliosi consigli, leggendo il suo blog sto scoprendo tante cose interessanti e lo spirito di accettazione degli altri che traspare dai suoi scritti mi ha dato il coraggio che scriverle e raccontare questa mia storia
Spero di avere presto una sua gentile risposta, grazie, Alessandra 
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Maria Stella Reply:
Dicembre 4th, 2011 at 5:48 pm
I genitori che amano tanto manifestano paure e non capiscono che, con il loro atteggiamento, possono danneggiare le persone a cui più tengono. E’ che essi hanno bisogno di capire per avere fiducia, per allentare la presa e rilassarsi. Prendi coscienza di ciò e anzichè chiuderti, provare vergogna, essere schiva, parla con loro, esprimi ciò che pensi e senti non solo relativamente alla situazione che ti opprime, ma anche di altri argomenti di vita umana e sociale. In questo modo, la tua psiche si rafforzerà (l’Io è fragile quando il soggetto non si esprime) e imparerai a credere in te stessa. L’energia e la fiducia ti permetteranno di rincuorare i genitori e di esprimere fascino, che potrebbe attrarre anche il compagno di università.
Fammi sapere, Maria Stella
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Gentile Dr.ssa, le scrivo perchè ho avuto una terribile lite con mia cognata recentemente, nella quale ci siamo pesantamente insultate e siamo venute quasi alle mani. Io sono fidanzata da alcuni anni con un ragazzo straniero il quale però non è ben accetto dalla mia famiglia per via della differenza di religione. Mia cognata è pure straniera e prima di entrare nella nostra famiglia, anche lei ha attraversato una fase in cui non era ben accetta non per motivi religiosi ma di altro genere. Una sera siamo uscite io e lei con il mio ragazzo e mia cognata ha iniziato ad illudere il mio ragazzo che la mia famiglia avrebbe potuto accettarlo in futuro, cosa che invece è in realtà difficilissima da realizzare. Sono molto giù perchè a causa di questo illudere il mio ragazzo da parte di mia cognata, è scoppiata una limite terribile tra me e lei. Ora vorrei trovare il modo di riavvicinarla ma sembra molto difficile. Attendo un suo gentile consiglio…grazie, Ele
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Maria Stella Reply:
Dicembre 4th, 2011 at 6:03 pm
Eleonora, forse tua cognata, in buona fede, voleva darvi una mano nella situazione che vivete,che potrebbe compromettere la vostra intesa. Bisogna avere fiducia in tutte le situazioni e fare appello, alla propria energia interiore , alla volontà di affrontare le situazioni.Bisogna far capire ai genitori che Dio è uno e che le diverse religioni lo pensano, lo onorano, lo amano in relazione alla cultura, alle condizioni di vita, alla sensibilità. Bisognerebbe abbattere i muri tra le diverse culture, pensando che Dio è in ogni essere umano e il rapporto con lui, da qualunque punto di vista religioso, migliora gli esseri umani e li spinge verso obiettivi di sensibilità, altruismo, rispetto di sè e dell’altro. Parla a tua cognata e falle capire la preoccupazione che avevi quando, ingiustamente forse, ti sei scagliata contro di lei.
Apresto, Maria Stella
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cara mariastella,come vorrei scrivergli che va tutto bene ma purtroppo la situazione è stazionaria e non so più che pesci pigliare.continuo ad andare da mio marito e dimostrargli tutto il mio amore ma forse non basta.adesso mi era venuta in mente una cosa ,cioè d’accordo con la sua mamma avevo pensato di prendere in affitto una casa li dove stà lui in modo che potevamo stare insieme e sopratutto che lui potesse stare tranquillo perchè dove stà adesso è casa sua e della sua mamma ,ma tra poco la dovrà lasciare perchè la sua mamma le affitterà per la stagione estiva.sono per la sua mamma l’uniche entrate che ha e quindi deve sfruttarle .gli ho detto questa cosa della casa ,dicendogli anche che avrei pagato io l’affitto della casa ,aiutata dai miei,ma lui sembra per ora non volerne sapere .non so che fare se affrontarlo direttamente o aspettare e prenderla(la casa) comunque vada anche perchè sia a me che a mia figlia servirà una casa per il perodo estivo in quanto !
non abbiamo posto da dormire.l’anno scorso ci siamo adattati ma mia suocera si è sacrificata tanto e non vorrei che pure quest’anno si dovesse sacrificare per noi.lui non capisce che lo faccio per noi e per lui sopratutto e come se odiasse questo troppo amore che gli dò come se gli desse fastidio.non so che fare,però di contro mi continua a chiedere favori ,cose che gli devo portare ecc.io capisco che è oberato dal lavoro e stressato però mi fà stare continuamente in ansia .alcune volte è dolce e gentile, altre è burbero e mi continua a dire che vuole stare solo.che devo fare gli devo chiedere o no che cosa vuol dire con questa frase?o forse è meglio aspettare?perchè forse secondo lui non dovrei più avere rapporti ne con lui ne con la sua famiglia che aiuto lavorando per loro,ne andare più li .io non potrei mai rinunciarci comunque.mi scusi se forse non si capisce molto quello che volevo dire..grazie
Rispondi
Cara dott.ssa, mi chiamo Giulia e scrivo da Roma. Ho un’amica con la quale ho sempre condiviso tutto, gioie e dolori,ma che in quest’ultimo periodo si sta comportando veramente molto male. L’ultima me l’ha fatta ieri: eravamo tranquillamente a parlare al telefono,quando, ad un certo punto, ho sentito un’interferenza e ho chiuso il telefono xkè non capivo nulla di ciò che mi diceva…pochi secondi dopo l’ho richiamata,ma lei non ha risposto. Più tardi l’ho richiamata 3 volte e di nuovo alcuna risposta. Oggi non l’ho chiamata e lei, che di solito si fa sentire, non ha chiamato. Io sono molto arrabbiata con lei perchè ho notato che chiama solo quando le serve e questo, per me, è inammissibile. Sinceramente vorrei trovare il coraggio di dirgliene quattro ma il fatto è che già non ho molte amiche e amici in genere, e comunque ho paura di perdere la sua amicizia, perchè, purtroppo, le voglio davvero molto bene…non so davvero come comportarmi, dammi un consiglio, please! !
grazie di cuore, Giulia
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Giulia Reply:
Dicembre 7th, 2011 at 7:53 pm
Carissima, non possiamo pretendere dagli altri, che si comportino secondo i nostri schemi e richieste, anche se legati a noi da un rapporto di amicizia e tanto meno arrabbiarci se non rispondono al telefono. Certo la tua rabbia è nata dall’interpretazione che hai dato all’accaduto, di segno negativo. Le letture potevano essere anche altre del tipo ”la mia amica ha avuto un impegno urgente”, “il telefono non è squillato”, “non ha sentito il telefono”. Certo, la tua reazione sarebbe stata diversa, non si sarebbero attivati gli ormoni dello stress che producono rabbia. Inoltre la paura di avere poche amicizie condiziona comportamento e aspettative, ponendoti non in modo sereno, da cui deriverebbero richieste equilibrate, ma eccessive, sia nelle richieste di contatto e sia nel modo stesso di porti. E’ ciò che pensiamo che dà significato al nostro comportamento, aprendoci alla fiducia o chiudendoci nelle paure. Circa il tuo comportamento, sii serena, così ti aprirai anche ad altri rapporti amichevoli.
Un abbraccio, Maria Stella
Rispondi
Cara Maria Stella, in questi giorni ho sentito, attraverso facebook, un ragazzo che avevo conosciuto a Capodanno, ma che non mi aveva neppure calcolata,poichè mi ha detto che lui non parla mai con le persone appena conosciute, causa diffidenza…Io sono stata molto felice di parlarci perchè ho scoperto che è molto in gamba, intelligente e profondo e la cosa mi ha colpita. In particolare, mi ha fatto molti complimenti per la mia musica, per i miei testi e gli ho persino mandato il mio cd, mi ha detto che parlando con lui gli ero entrata nel profondo ecc…Io sono rimasta un pò così perchè effettivamente aveva catturato il mio interesse come nessun altro finora…poi, però, ho avuto la malaugurata idea di chiedergli di scambiarci i numeri, lui mi ha dato il suo e poi l’ho risentito il giorno dopo su facebook, ma non ho potuto parlarci molto e la sera, quando mi sono ricollegata, lui era in linea ma non mi ha calcolata di striscio…un pò ci sono rimasta male…certo ch!
e sono proprio una frana con gli uomini! dammi un consiglio, non so che fare…un abbraccio grande, Anna
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Anna Reply:
Dicembre 7th, 2011 at 7:45 pm
Cara Anna,
é come hai detto, hai ecceduto chiedendogli il numero di telefono, dato il soggetto, che come dici tu, mostra diffidenza. Certo la donna non dovrebbe mai scendere dal piedistallo della dignità e dell’incutere rispetto. Bisogna essere se stessi, non avere paura del tempo che secondo alcuni passerebbe senza avere incontrato il partner della vita. Ciò espone a rischi, a passi falsi. Specie con il diffidente, che è un soggetto che non ha fiducia, pensa di essere ingannato, è sempre all’erta e teso perché è sotto stress e dunque impedisce in qualche modo ai suoi sentimenti di affiorare ed esprimersi. Ora è opportuno ignorarlo, non cercarlo. Pensa, che potrai incontrare persone interessanti, con cui interagire, così non avrai fretta e non commetterai passi falsi.
Un abbraccio, Maria Stella
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cara maria stella da circa 2 anni soffro di ansia e qualche genere di fobia legata alle malattie(specialmente riguardanti lo stomaco) e la paura che stando con gli altri possa venirmi un attacco di panico..volevo sapere come potevo sconfiggere queste “paure”..sono una ragazza di 19 anni perciò capirai che è un pò difficile per me riuscire a farmi una normale “vita sociale”..spero che mi risponderai un abbraccio patrizia
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patrizia Reply:
Dicembre 7th, 2011 at 7:26 pm
Carissima,
Le tue, sono manifestazioni psicosomatiche legate alla tensione, che in genere è prodotta dalle situazioni di vita e dalla spiegazione che si dà alle stesse. Dovresti imparare a rilassarti, magari facendo dei respiri diaframmatici e concentrando la mente sul respiro, cioè sulle sensazioni prodotte dall’atto respiratorio nella fase di inspirazione e di espirazione. In questo modo produci una restrizione percettiva che allontana dalla mente le idee che generano paura e quindi tensione. A ogni idea prodotta dalla nostra mente si lega una risposta biologica che può essere espressione di ormoni del benessere, come le endorfine, se l’idea è positiva, oppure degli ormoni dello stress, come l’adrenalina in eccesso, la noradrenalina e il cortisolo, se l’idea è negativa. Come accade a te. E’ il pensiero a produrre i sintomi che lamenti, come portato di paure. Perciò, concentrandoti sul respiro puoi attuare quella restrizione percettiva che permette alla mente corpo di rigenerarsi.
A presto, Maria Stella
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Buonasera a tutti
è la prima volta che scrivo sul blog di Maria Stella, e sinceramente non è stato facile prendere la decisione di farlo. E’ ormai passato più di un anno da quando mia moglie, dopo molti anni di matrimonio, mi ha detto che non mi amava più. Una decisione da parte sua non ancora è stata presa, non ha deciso di separarsi, ma non ha neanche deciso di tornare insieme a me. Questo limbo emozionale mi sta asciugando e non riesco a vivere pienamente. La amo ancora moltissimo e non riesco ad immaginare la mia vita senza di lei. In questo momento, inoltre, ci sono mille difficoltà economiche e di salute e non averla accanto a darmi forza, come ha sempre fatto, mi angoscia e non mi permette di affrontare la giornata in maniera “razionale”. Mi sento come un guerriero mandato in battaglia senza la sua spada e la sua armatura. Esposto ai colpi della vita senza potersi difendere. Maria Stella saggiamente mi ha detto che ogni prova a cui ci mette di fronte la vita è un’opportunità. A volte lo penso e riesco a sopportare l’angoscia, a volte invece sento che le opportunità non esistono se non ho lei affianco. Sono una pallina da flipper sbattuta e percossa che non riesce a trovare il suo equilibrio emotivo e razionale. Mi manca lei, mi manca tutto. So chi è lei veramente, una persona splendida. La mia vita era tutta riposta in lei e nei miei figli. Adesso la mia vita non ha più il pilastro che la manteneva. E’ difficile, terrificante e triste.
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Maria Stella Reply:
Gennaio 7th, 2012 at 7:29 pm
Sandro, non disperarti perchè perdi energie e salute. Le situazioni, prima di esplodere, hanno periodi di stasi che coincidono con la non vita in cui possono manifestarsi le basi di quelle che diverranno vere e proprie malattie, a causa dell’abbassanmento delle cellelu immunitarie. Non dimenticare che le crisi possono regalere nuove opportunità, andando nelle direzioni che la routine aveva impedito di percorrere. Perciò dovresti essere fiducioso, sapendo che tutto dipende dai vostri comportamenti. Non abbatterti. Non cercare in tua moglie la compagna di sempre, che tanto ha saputo darti nei periodi favorevoli.Da questa esperienza, se l’affronti serenamente, dovranno emergere energie che permetteranno una vita più ricca di significati, di avere una nuova donna, che produrrà un nuovo rapporto, sia essa tua moglie o chi la situazione di porrà accanto. A presto, Maria Stella
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Cara Maria Stella, mi chiamo Francesca e ti scrivo xkè ho un problema: c’è un ragazzo che abita lontano e mi interessa molto, mi scrive tutti i giorni sms ed è molto dolce. Purtroppo, si è lasciato da un paio di mesi con una ragazza con la quale è stato x diversi anni…ora è solo, però pare che lui sia innamorato “sì e no”, come dice lui…allora come mai vuole conoscermi meglio? Non so come mi devo comportare, però vorrei anch’io conoscerlo meglio senza pretese…
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Maria Stella Reply:
Gennaio 7th, 2012 at 7:39 pm
Se il ragazzo ti interessa fai bene a conoscerlo meglio, aspettando che la situazione faccia il suo corso. E’ bene evitare una nuova storia sentimentale se i sentimenti hanno ancora bisogno di chiarirsi.
A presto, Maria Stella
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Cara Maria Stella, mi chiamo Lorenzo e scrivo da Roma. Ho una ragazza con la quale mi sono lasciato da poco e un’altra che vorrei conoscere meglio…come dovrei comportarmi, secondo lei? Con la mia ex ci siamo lasciati non perchè non andavamo più d’accordo, ma xkè forse il nostro amore non era così grande da portarci al matrimonio e inoltre lei voleva fare carriera…adesso non so se buttarmi n una nuova storia o prendere tempo x dimenticare…dammi un consiglio…grazie mille, Lorenzo
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Maria Stella Reply:
Gennaio 7th, 2012 at 7:30 pm
E’ bene evitare una nuova storia se i sentimenti hanno bisogno di tempo per chiarirsi. Nulla vieta però di interagire con un’altra persona che desta interesse.
Saluti, Maria Stellla
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Cara Maria Stella,
non è la prima volta che ti scrivo, ma questa volta è per una mia amica, che si trova in una situazione drammatica e paradossale. E’ caduta in depressione in gravidanza. Da quel momento in poi (2 anni) ha cominciato a prendere psicofarmaci e non è più riuscita a smettere e a condurre una vita serena col marito ed il figlio. Ha dovuto lasciare anche il lavoro e la terapia psichiatrica non ha portato a dei risultati. E’ spossata, senza forze e passa la giornata a piangere! Cosa potrei fare io nel mio piccolo per lei?
Ti prego dammi qualche consiglio!!!!
Grazie
Giulia
Rispondi
Maria Stella Reply:
Gennaio 7th, 2012 at 7:49 pm
Cara Giulia,
La gravidanza può anche scatenare stati d’animo legati a situazioni traumatiche vissute nel passato. In generale è la spia della impossibilità di esprimere energie vitali attraverso un modo sentito di essere e di esistere che produce appagamento dei bisogni profondi. Si crea una specie di circolo vizioso, la spossatezza isola e l’isolamento produce frustrazione con un conseguente aumento del senso di spossatezza, sicuramente potrebbe aiutarla una psicoterapia che la spingerebbe a cercare la vera causa del disagio e ad eliminarlo.
In ogni caso, bisognerebbe sdrammatizzare. Non farle avere paura dello stato che vive e di ciò che prova perché la paura produce tensione con il conseguente aggravamento dei sintomi, legati al calo energetico. Indurla a uscire, ad avere contatti umani, con la natura, distrarla. Si rivelano molto utili gli stimoli comici, attraverso racconti, letture, proiezioni cinematografiche ecc. Standole vicino per farle sentire il contatto, l’amore, dimostrando la fiducia che il problema della depressione si risolverà e che esistono i modi adeguati per intervenire. Fammi sapere.
Un abbraccio, Maria Stella
Rispondi
Cara Maria Stella, ti ho scritto gia alcune volte, ma stavolta vorrei proporti un argomento che mi appartiene, quello dellâamore e del bene.
In passato ho sempre avuto diciamo tra virgolette il vizio di attaccarmi alle donne cercando lâ affetto materno, forse perché non ho avuto una mamma essendo stata in un orfanotrofio. Continuavo sempre a trovare ciò che non avevo, ma dentro di me succedevano cose che non riuscivo a capire bene. Provavo sensazioni, emozioni diverse da ognuna, ma non riuscivo a dare una spiegazione in tutto questo e davo solo unâunica spiegazione mancanza di affetto. Via, via che sono cresciuta studiando meglio e vedendomi dentro di me, ho scoperto che per alcune provavo affetto normale anche materno, mentre per altre amore vero, perché sentivo emozioni più forti che mi portano a pensieri diversi, questo tuttâora mi succede, perché sono sempre stata attratta da donne, di fatti da due anni e mezzo ho una relazione con una donna e dentro di me sto bene. Eâ una relazione che per me va bene, ma sai per la società non è ben accettata dato che il problema dellâomosessualità è allâ!
ordine del giorno. I miei genitori non sanno nulla della mia identità proprio perché creerebbero problemi e non mi accetterebbero, ma io dentro di me mi sento omosessuale.
Sono diversa da come loro mi vedono.
Giorni fa pensavo ad alcune attrici, sembrerà sciocco dirlo, ma vedendo il sito loro non so come dire, dentro di me ho provato sensazioni grandi come se fossi innamorata di loro, questo mi e pure capitato con donne conosciute in chat, ma del resto io sono innamoratissima della mia donna e quando sono con lei sto bene e la rispetto e mi manca tantissimo in questi giorni che non sono con lei.
Cosa ne pensi su ciò che ho scritto e poi se câè qualche ragazza o ragazzo che è come me mi farebbe piacere avere dei riscontri in merito alla nostra omosessualità . Grazie.
Rispondi
Ti è mancata la mamma perciò ti sei legata a figure femminili, provando affetto e sensazioni che producevano interrogativi sull’identità. Oggi ti senti attratta da persone del tuo stesso sesso e vivi serenamente una relazione con una donna che ami e rispetti. Oggi ti interroghi sulle cause. Può il pensiero produrre sensazioni e orientamenti? La risposta è affermativa. Ciò che proviamo si lega strettamente a ciò che pensiamo. Il percorso di psicoterapia si lega a ciò. Ristrutturando percezioni e idee si modifica il sentire.
Un abbraccio, Maria Stella
Rispondi
Cara Maria Stella,
sono una ragazza di 20 anni e le scrivo da Bari.Sono fidanzata da circa 6 mesi con un ragazzo di 23 anni con cui condivido 1 amore sincero.Il problema su cui vorrei si soffermasse,in realta’ nn saprei se è corretto definirlo tale,riguarda un mio sogno ricorrente.Da circa un mese mi capita di sognare di tradire il mio ragazzo con persone diverse di volta in volta:mi è capitato si trattasse del mio ex,o addirittura del mio parrucchiere.Non so che significato dare a questi sogni,o pensato potrebbe trattarsi della mia conspevolezza di 1 profonda gelosia da parte del mio ragazzo che si manifesta in sognri del genere come 1 sorta di ribellione…Anche se devo dire che il mio partner nn è oppressivo da nessun punto di vista ma spesso pone l’accento sulla sua gelosia x il mio essere desiderabile.Spero che l’interpretazione che ne darebbe Freud sia ormai “superata” altrimenti dovrei ricercare il problema in me ed in una mia eventuale “perversione”.La ringrazio in anticipo
Giada
Rispondi
Maria Stella Reply:
Gennaio 7th, 2012 at 8:09 pm
Cara Giada,
Tutta la cultura contemporanea è permeata dalla psicoanalisi e dal suo fondatore Sgmund Freud e non possiamo dire che sia superato, ma affiancato da altri studi e ricerche. Per capire bene il significato del sogno bisognerebbe andare a scovare ed evidenziare come essi sono la base del simbolismo che si esprime appunto nei sogni. Bisognerebbe capire cosa accade nell’insieme stesso del sogno, per avere spunti di lettura, cosa è accaduto il giorno precedente al sogno o a quelli immediatamente precedenti. Scoprendo così che il significato profondo non è racchiuso nel contenuto manifesto, ma in quello latente. Quindi ciò che la tua psiche vuole comunicare attraverso il sogno, potrebbe non riguardare il tradimento, ma qualcosa di molto diverso.
Scrivi ancora, analizzando aspetti della tua vita.
A presto, Maria Stella
Rispondi
“ho pensato”
Rispondi
Cara Maria Stella, mi chiamo Elena e da qualche tempo mi sto risentendo con un ragazzo che non vedo da molti anni. Lui tra qualche giorno verrà a trovarmi e io non so come fare perchè ho paura di non piacergli xkè ho un 5-6 kg in più…
tra l’altro lui non si ricorda bene di me quindi è quasi come se ci incontrassimo per la prima volta…ti prego dammi un consiglio xkè non so come comportarmi…ti ringrazio, a presto Elena
Rispondi
Maria Stella Reply:
Gennaio 7th, 2012 at 8:20 pm
Carissima, per avere autostima, piacersi, essere sciolti, perché si è in contatto con il serbatoio che produce energia, bisogna concentrarsi ed esserne convinti, sulle qualità.
Pensare di non piacere, perché si è ingrassati è pericoloso, proprio perché portando la propria mente verso il pensiero negativo, si diventa impacciati, privi di scioltezza in quanto si entra in uno stato di tensione che produce blocchi e malessere, rischiando proprio ciò che vorresti evitare, cioè di non piacere.
Sii tranquilla, accetta di essere te stessa ed esprimi con naturalezza ciò che pensi e senti, vedrai che tutto andrà bene.
Un abbraccio Maria Stella
Rispondi
Cara Maria Stella, mi chiamo Daniela e scrivo da Roma, c’è un ragazzo che mi piace tantissimo, e ha 36 anni si chiama Marco e vive nella mia stessa città.
E’ un ragazzo molto diffidente e apparentemente misogino, tanto che scarta quasi tutte le ragazze davvero belle, con la scusa che vuole una donna bella brava e cattolica.
Io però sto iniziando seriamente a pensare che sia gay.
Vorrei tanto conquistare il suo cuore, ma come faccio se lui è così ostile?
grazie tante
Daniela
Rispondi
Maria Stella Reply:
Gennaio 7th, 2012 at 8:29 pm
daniela il mare è pieno di pesci scegline qualcuno che ti sia + vicino e meno idiota! sopratutto secondo me è stragay!!! Oppure ha problemi sessuali del quale si vergogna.
Lcy 85
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Maria Stella Reply:
Gennaio 7th, 2012 at 8:32 pm
secondo me, sbagli a confermare ciò che dice daniela, se non si conosce bene la persona, secondo me, prima di giudicare bisognerebbe vedere bene se stessi ed accettare anche chi é diverso. Ciao Rosy
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Maria Stella Reply:
Gennaio 7th, 2012 at 8:35 pm
@Daniela, ciao senti per me sbagli a pensare subito a cosa sia una persona in base a ciò che dice senza sapere realmente cosa abbia, se veramente ti interessa dovresti prima iniziarci ad essere amica e poi vedi come dice un detto se rose fioriranno, ma se questo non avviene e in realtà è un omosessuale, bè potresti essere anche un’amica lo stesso ed accettarlo per quello che è.
Ricorda siamo tutti uguali mai giudicare ok?
Ciao a presto, Rosy
Rosy Reply:
Aprile 15th, 2012 at 2:54 pm
Io confermo ciò che dice la dottoressa Maria Stella, mai giudicare chi non si consoce e poi penso che quando si giudica qualcuno si dovrebbe prima cercare di giudicare se stessi, poi dipende cosa ha questa persona e si può anche aiutarla se avesse bisogno ciao…
Cara Maria Stella mi chiamo Simona e ho 24 anni,
mi sono innamorata di un ragazzo che purtroppo è fidanzatissimo da 6 anni. Anche lui però si è innamorato di me, e non sappiamo cosa fare perchè siamo stati insieme e non possiamo fermare questa reciproca attrazione, la mia paura e che lui si stanchi di me e ritorni con la fidanzata.
grazie tante Simona
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Maria Stella Reply:
Febbraio 1st, 2012 at 11:36 am
Il futuro non può essere ipotecato. Cerca di capire qual’è la direzione del tuo operare e agisci con trasparenza e consapevolezza, sempre comunque nel rispetto degli altri. Il fatto è che il ragazzo di cui ti sei innamorata continua a stare con la fidanzata e quindi il rischio è che lasci te. Certo, non dà affidamento chi pur stando con una ragazza, si lascia andare in altre storie. Da qui nasce la tua paura. Se dovesse lasciarti, lo avevi messo nel conto.
A presto, Maria Stella
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Carissima Maria Stella, ti scrivo per raccontare un episiodo accadutomi con il quale mi trovo in difficoltà.Può darsi che tra quelli che leggeranno questa cosa ci sia qualcuno che ha vissuto la mia stessa vicenda.
Lunedi scorso ho avuto un forte mal di testa questo dovuto al problema che ho io ma che mi ha portato ad avere un improvviso smarrimento infatti ero con la macchina che stavo tornando da lavoro e ho sbaglaito strada andando in un’altra parte più lontana. mi sono ritrovata sola in un posto sconosciuto per parecchie ore e ho inziato ad avere paura perch non riuscivo a ritornare in me stessa. Poi qualcuno si è accorto della mia macchina in difficoltà e ha chiamato il 118 e mi hanno portato all’ospedale, di qui son peggiorata non parlavo più non reagivo in nessuna cosa di fatti ho inziato ad avere problemi con il linguiaggio ed oggi dopo ben una settimana e 3 giorni mi trovo a parlare balbuziente o addirittura scandire parole come se fossi straniera che cerca di aprlare in italiano. I medici hanno detto che era dovuto ad uno schock vocale con perdita e smarrimento pscicologico che sarebbe passato dopo alcuni giorni. ma fin ora non è ancora successo nulla. In più io ho già problemi di eprdita di memoria che mi stanno comportando parecchi disagi con persone che prima conoscevo e che ora pur vedendole non li riconosco. Non so se questa storia sia capitata a qualcuna mi farebbe piacere leggere anche altre storie simili cosi ci possiamo comunicare e raccontare ciò di cui viviamo interiormente… ciao da rosy
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Cara Maria Stella, ho avuto l’immenso piacere di conoscerti personalmente e di seguire la tua terapia per parecchio tempo. Ti ricordi, ero piena di paure, avevo spesso attacchi d’ansia e questo mi impediva di esprimere a pieno le mie potenzialità. Ti scrivo qui per ringraziarti infinitamente per tutto quello che hai fatto per me. Mi hai insegnato a credere in me stessa, ad esprimermi con sicurezza ma, cosa più importante, mi hai dato gli strumenti per guarire definitivamente dall’ansia che in tante occasioni mi aveva fatto stare male. Grazie di cuore Maria Stella, non smetterò mai di ringraziarti abbastanza!!!!
Ti saluto con affetto, Dalia
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Maria Stella Reply:
Ottobre 18th, 2014 at 8:57 pm
cara Dalia ti risponderò a breve
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Maria Stella Reply:
Febbraio 23rd, 2015 at 7:40 pm
mi fa molto piacere
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