Recensioni

§ Gennaio 21st, 2011

RECENSIONI

28 Maggio 2005
“RADIO 24” del Sole 24 ore
Trasmissione “LA GIUSTIFICAZIONE”

RECENSIONE DI ROBERTO FINI docente di Didattica dell’Economia al S.I.S del Veneto durante la trasmissione “LA GIUSTIFICAZIONE” di RADIO 24 del Sole 24 ore del 28/5/2005

Il Libro riguarda la PSICOLOGIA DELL’EDUCAZIONE. E’ evidentemente un tema molto importante. Oggi si è consapevoli che non si può procedere nel processo formativo ed educativo senza avere anche un occhio per gli aspetti psicologici.
E’ un bel libro. Il taglio è molto originale. “Cara (non troppo) professoressa” dove il non troppo è tra parentesi. Sotto titolo illuminante: “Come capire e prevenire il disagio degli adolescenti”.
Il libro dà molti suggerimenti su come affrontare situazioni critiche o anche come ottimizzare il proprio intervento educativo, in situazioni scolastiche e accademiche normali.
E’ una raccolta di lettere che l’autrice ha fatto scrivere a delle allieve di un Liceo Pedagogico.
A leggerlo si coglie la pesantezza del vivere in classe da parte di molte di queste allieve, non di tutte, ma emerge un quadro non particolarmente esaltante della Scuola.

Ci sono lettere che commuovono per il coinvolgimento che qualche insegnante è riuscito a stimolare con le ragazze, commuove il senso di gratitudine che traspare da alcune di queste lettere. Molte altre lettere sono, direi, quasi violente nei confronti di insegnanti che, almeno nella descrizione che ne fanno le ragazze, nulla hanno a che vedere, se non altro, con l’efficacia dell’Insegnamento.

Recensione Ordine Psicoterapeuti Lombardia

“Professoressa, con la seguente lettera ho “semplicemente l’intenzione di provocarla, stupirla e farla vergognare. Ma nello stesso tempo fremo dalla voglia di sfogarmi e dire basta una volta per tutte”…

“Ciao papà, capisci perché ho desiderio di scriverti? (Non l’ho mai fatto). Il motivo è chiaro: comunichi poco con tutti noi. So che lavori molto e che hai i tuoi problemi, ma spesso i tuoi atteggiamenti sono solo distruttivi”…

Per la prima volta, nel loro percorso scolastico, le adolescenti autrici delle 90 lettere che animano il libro si sentono libere di gridare la propria sofferenza e delusione profonda verso scuola  e famiglia, che dovrebbero prepararle alla vita. Esse oggi, stentano a dare risposte adeguate a favorire il pieno sviluppo di un’identità positiva.
Il disagio profondo, e spesso celato nell’animo dei giovani, ha indotto l’autrice del libro ad interrogarsi ed a proporre nuove soluzioni al problema educativo. E proprio attraverso le osservazioni dell’autrice, che accompagnano ciascuna lettera, si vuole proporre un nuovo metodo formativo.
Dopo aver tratteggiato i caratteri dell’essere, l’importanza dell’emotività nei processi di equilibrio della personalità e nell’apprendimento e gli influssi che la mente esercita sul corpo, sull’umore e le sensazioni, l’autrice dimostra con il nuovo metodo formativo, che usando in educazione le modalità adeguate si può non solo eliminare il disagio, ma anche prevenirlo.
D’altra parte, le stesse sedute terapeutiche favoriscono un processo di nuova educazione semplicemente attraverso la creazione di un clima adeguato, nel quale il paziente sentendosi accettato, capito e libero di esprimersi, fa emergere quelle parti della personalità (che pertanto ritrova un suo equilibrio) frustrate dai tanti interventi inadeguati e incapaci di favorire la piena espansione del proprio potenziale. Ed è proprio in questo clima che le ragazze, finalmente libere dalla paura del giudizio o dalla ritorsione degli adulti, scrivono le lettere rivolgendole agli insegnanti e genitori.
Esse leggono nelle pieghe nascoste del proprio animo e suggeriscono come bisogna porsi per entrare in pieno contatto con loro a scuola e in famiglia, cosa le umilia e cosa invece le gratifica. Tratteggiano le sfumature del disagio e della sofferenza, dicono perché vanno in depressione o accarezzano l’idea della morte, ponendo nelle nostre mani un materiale unico per importanza e significatività, mai prodotto finora. Danno pagine che permettono agli adulti di scoprire la bellezza interiore, la sensibilità dei giovani e la scrupolosità; aiutano a guardarsi dentro ed a capire che il comportamento educativo, scisso dalla considerazione della individualità del ragazzo, può essere causa di sofferenza perché motivo di disagio.