Il Metodo Benessere

§ Gennaio 21st, 2011

L’ORIGINE DEL DISAGIO ESISTENZIALE

Veniamo al mondo con un potenziale che naturalmente ci porta verso l’amore per noi stessi e per l’altro ed a realizzarci pienamente, esprimendo una personalità ricca ed equilibrata; potremmo essere in possesso di fiducia, di significati, essere capaci di accettare noi stessi ed il prossimo. Con visioni della vita ricche e appaganti, uno stato emotivo di gioia e di serenità. Aperti alle persone e al mondo: per costruirlo, per migliorarlo, per renderlo significativo e appagante. Potremmo essere in possesso, costantemente, di energia, di voglia di vivere, di fare.

Col pensiero inviamo input a tutto il corpo: se pensiamo di avere un organo malato, lo influenziamo negativamente, se pensiamo d’invecchiare inviamo input alle nostre cellule che invecchiano. Abbiamo un grande potere personale legato alle caratteristiche del nostro pensiero, possiamo liberare energie che guariscono il corpo o dare input che lo fanno ammalare. E di fatto cio’ che pensiamo di essere struttura il nostro modo di porci. Non é utopistico, pensate: il nostro corpo di fronte al bello, a cio’ che da’ fiducia, che piace, che stimola amore e ci fa sentire amati, produce gli ormoni del benessere, che danno vigore, forza, gioia di vivere. Cio’ che ci frustra ci umilia, non ci fa sentire appagati, non ci piace, genera malessere perché attiva gliormoni dello stress.

Siamo fatti per le cose belle. Le parole belle attivano emozioni positive, energizzanti. Le parole orientano il nostro pensiero, le emozioni, strutturano mente. L’universo mentale del bambino si organizza in relazione a come gli altri si pongono, lo considerano, a cio’ che pensano ed esprimono di lui, a cio’ che gli comunicano direttamente e indirettamente. Di fronte al bambino, bisognerebbe porsi in situazione di ascolto, dovremmo imparare a leggere cio’ che egli ci comunica, andare lungo le direttive consone al suo essere, imparare a non imporre le nostre idee e comportamenti che di fatto alterano la sua natura, impedita nella realizzazione del proprio progetto di vita, producendo i primi segni di un disagio che fara’ sentire sempre più i suoi effetti. Dovremmo imparare ad osservarlo, meravigliarci per la ricchezza che egli esprime, per la sacralita’ che lo caratterizza. Non si produrrebbero problemi: per lui sarebbe la piena espressione, per noi la scoperta di cio’ che é unico, di cio’ che potrebbe manifestare le più ampie caratterizzazioni creative.

Sono convinta che gran parte del disagio umano si leghi ai significati che attraverso il filtro culturale diamo agli avvenimenti, ai fenomeni; agli schemi negativi che strutturiamo nelle menti, alle paure che produciamo, ai timori di non essere all’altezza della situazione. Al fatto che quegli schemi ci portano a leggere tutto in negativo, a rilevare i limiti nei soggetti che le nostre percezioni vi proiettano. Di fatto, diamo suggestioni: “Sei fatto cosi’ e cosa’, questo non lo hai fatto bene, quest’altro non lo sai fare, il tuo aspetto non è bello, sei brutto, non ingrassare, non mangiare..”. Il risultato è il non amore per se’, il non sentirsi all’altezza della situazione, la mancanza d’autostima, il non piacersi. Tutti nasciamo con il potenziale per amarci, per accettarci, per scoprire il bello che è in noi, per sviluppare un corpo che ci appaga.

Gli educatori, coloro che si arrogano il diritto di “formare”, devono imparare ad arricchire i loro schemi mentali, a riequilibrare le percezioni, a leggere con equilibrio i caratteri umani, le situazioni. Devono imparare a cogliere l’armonia che caratterizza le persone, ad avere fiducia, speranza, a sviluppare nella loro interiorità’ la capacita’ di leggere il bello, il buono, a manifestarle nelle loro interazioni.

Perciò’ questo sito. Per diffondere nuove concezioni, percezioni di se’ e dell’altro, per aprire il cuore alla bellezza e all’amore, per imparare a leggerlo nel nostro universo per sapere che si può uscire dal disagio, che si possono superare le paure, imparando a dare nuovi sensi alle cose, riequilibrando i lobi della mente. Per imparare a leggere un universo fatto di cose belle, di moti profondi che possono orientare la nostra sensibilità’, per imparare ad avere fiducia nell’immenso potenziale umano. L’amore cura, la bellezza libera, impariamo a coglierle, a leggerle, a viverle. Realizzeremoun’umanità diversa, fatta di gioia, di poesia, di speranza.

Comments and trackbacks

  • § luciana
  • § Luglio 16th, 2011

Carissima
da docente ed educatrice mi trovo molto d’accordo con tutto quanto affermato
dalle sue ricerche e dai suoi studi.
Anche io vengo da un grande lavoro di introspezione attraverso la Psicosintesi
che cerco di attualizzare nel mio lavoro quotidiano.
Purtroppo il “bello” di cui dovremmo circondare i ragazzi p molto limitato oggi
I nostri ragazzi sono bombardati , come noi del resto, da notizie di cronaca sempre più tragiche, da spettacoli televisivi volgari e privi di grazia,
e il nostro lavoro, come del resto quello dei genitori attenti, si fa sempre
difficoltoso.
Inoltre si lavora quì al Sud in “scuole” che hanno ben poco di bello……
aule strette , tristi e poco luminose, non si possono dipingere le pareti
per divieti stupidi che riguardano l’uso di colori e sostanze da parte dei bambini, mancano palestre e spazi, si punta sempre ai tagli o allo studio
di materie che dovrebbero offrire sicurezza di un futuro migliore
e se invece ci si guarda intorno crescono i laureati disoccupati
oppure sono talmente sottopoagati che i ragazzi vogliono solo fare i calciatori
e le ragazze le veline che sposano un calciatore….
E’ dura puntare sulle qualità dell’anima e sulla bellezza
anche perchè le classi sono numerose, chi lavora in maniera diversa
viene visto come un extraterrestre e nascono sospetti ed invidie
Tuttavia ho sempre l’energia quotidiana per ricominciare e per sperare
e i ragazzi sono meravigliosi, basta che tu dia loro ascolto si aprono come fiori e ti rivelano i loro profumi.
E’ un lavoro bello il mio e io ne sono0 innamorata ma nel 2012 dovrò rassegnarmi
e andare in pensione….intanto sto cercando altro in cui dare un piccolo contributo alla società
Spero che il tuo sito aiuti e ch non venga ….oscurato
Viviamo tempi strani in cui si propongono leggi assurde camuffandole
con intenti di moralizzazione….speriamo che la gente apra occhi e orecchie oltre che il proprio cervello

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  • § laura
  • § Ottobre 17th, 2011

Mia risposta alla lettera precedente 12/3/2009 h21
Non abbatterti. Il bello lo possiamo creare noi, anche se il mondo fuori è confuso e contraddittorio. Si può realizzare la magia dell’ascolto e dell’accoglienza, come fai tu e i ragazzi esprimono la loro bellezza. Abbiamo il potere di renderli forti, dotati di autostima, di fiducia. Così anche l’esperienza più difficile potrà essere affrontata. Con vigore, con successo. Non dimenticare che i ragazzi forti, dotati di autostima, sono sereni. Non c’è squilibrio nei loro lobi percettivi, perciò sanno prendere le giuste distanze psicologiche dalle situazioni difficili, affrontandole bene. Spetta a noi stimolare la speranza, non produrre senso d’impotenza. Renderli protagonisti, evitando situazioni che sopraffanno. Non devono far paura le brutture del mondo che ci circonda perché la percezione e il comportamento conseguente si legano strettamente allo stato mentale che abbiamo quando lo percepiamo. Se c’è equilibrio nella percezione le risposte biologiche saranno energizzanti, diversamente produrranno blocco, paura, fino all’attacco di panico.
A presto, Maria Stella

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